La flotta schierata quest’anno si compone di 43 mezzi totali, di cui 15 canadair, 4 elicotteri Erickson S64 Air Crane e 10 fire boss, assieme a elicotteri di media o grande portata (Chinook CH47, AB412, AB212, AB205 e NH500) delle diverse componenti del sistema della Protezione Civile: dalla Marina Militare all’Esercito, dal Corpo Forestale dello Stato alle Capitanerie di Porto, ai Vigili del Fuoco. La somma della capacità estinguente dei mezzi che compongono la flotta è calcolabile in 16.000 litri di acqua e liquido estinguente.
I mezzi aerei, quattro in più dello scorso anno, sono dislocati su 21 basi operative – dal Nord al Sud del Paese – che garantiscono una completa copertura del territorio nazionale. Una particolare attenzione nello schieramento di canadair ed elicotteri nella stagione calda è dedicata al Centro-Sud del Paese, che in questo periodo dell’anno risulta maggiormente esposto al fenomeno. La campagna estiva, infatti, rappresenta il picco di attività nel contrasto degli incendi boschivi, sebbene il concorso aereo alle attività di spegnimento da parte della flotta dello Stato sia garantito tutto l’anno in risposta alle richieste di supporto provenienti dalle Regioni.
Le strategie e gli obiettivi della campagna estiva antincendio boschivo sono state oggetto, lo scorso 18 maggio, di un incontro presso il Dipartimento della Protezione civile con i rappresentanti delle regioni e delle province autonome, a cui la legge quadro 353/2000 assegna la responsabilità di prevenzione, avvistamento e lotta agli incendi boschivi. Alla riunione hanno preso parte anche rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del fuoco, delle Forze di Polizia, del Coi Comando Operativo di vertice Interforze, Capitaneria di Porto e Organizzazioni nazionali di volontariato di Protezione civile. Nel corso della riunione, oltre ad una prima verifica sulle attività di preparazione da parte delle diverse regioni per l’inizio della stagione estiva, sono stati analizzate le procedure che assicurano il coordinamento a livello regionale tra il Centro operativo regionale e la Sala operativa Unificata Permanente, rafforzando ulteriormente la collaborazione tra Stato e territorio così da garantire una sempre maggiore efficacia dell’intero Sistema nella lotta agli incendi boschivi. La riunione è stata anche occasione per un confronto sull’organizzazione e i mezzi delle singole regioni.
La lotta e il contrasto agli incendi boschivi
Il tema degli incendi boschivi sta diventando sempre più importante per l’Europa, in particolare per i paesi dell’area mediterranea che, a causa delle loro condizioni climatiche, sono i più soggetti a questo rischio. Nel corso degli ultimi anni, la flotta dello Stato italiano è intervenuta in più occasioni a supporto delle operazioni di spegnimento portate avanti dalle risorse nazionali in Albania, Grecia, Cipro, Libano, Montenegro e Portogallo, per un totale di oltre 400 ore di volo, su richiesta dei diversi Stati colpiti da incendi boschivi di elevata pericolosità.
Il patrimonio forestale italiano, tra i più importanti d’Europa per ampiezza e varietà di specie, costituisce un’immensa risorsa per l’ambiente e l’economia, per l’equilibrio e la sicurezza del territorio, la conservazione della biodiversità e del paesaggio.
La legge quadro 353/2000 assegna la responsabilità di prevenzione, scoperta e lotta agli incendi boschivi a Regioni e Province Autonome. Compito della Protezione civile nazionale è il coordinamento, tramite il Centro Operativo Aereo Unificato (COAU), della flotta aerea dello Stato, che opera in concorso al lavoro svolto dalle squadre di terra. La flotta aerea dello Stato, con lo schieramento iniziale, assicura la possibilità di poter raggiungere qualsiasi punto del Paese, interessato da un incendio boschivo, entro 60-90 minuti dal decollo.
Nel corso del 2009 sono stati impiegati 39 velivoli dislocati su 20 basi, tra canadair, fire boss ed elicotteri che, nel solo periodo estivo, sono intervenuti su 816 incendi, sganciando oltre 126 milioni di litri d’acqua. Dopo il 2007, drammaticamente segnato da un picco di incendi boschivi che ha anche portato alla perdita di vite umane, le estati 2008 e 2009 sono state caratterizzate da una diminuzione del numero di incendi e degli ettari di superficie boscata e non boscata percorsi dal fuoco, nonché delle ore di volo dei mezzi della flotta dello Stato.
Impiego piloti della Difesa sulla flotta di Stato Anti Incendi Boschivi
Per incrementare le capacità di lotta attiva agli incendi boschivi, non solo potenziando numericamente la propria flotta aerea ma ottimizzandone anche l’ impiego, è stata avviata una cooperazione con le Forze Armate, che consente di impiegare piloti militari particolarmente esperti fianco a fianco con quelli civili ordinariamente in servizio, per operare secondo profili di volo tattico a bassa quota, che possono essere rapidamente ed efficacemente impiegati sugli aeromobili della flotta aerea dello Stato, specie nel corso delle campagne estive che richiedono un numero più elevato di piloti.
A tale scopo è stata sottoscritta nel 2008 una convenzione, di durata triennale, tra il Dipartimento della Protezione Civile e il Ministero della Difesa che prevede l’impiego di questi piloti per circa 3 mesi l’anno, durante le campagne antincendio estive che richiedono uno sforzo ulteriore di risorse umane qualificate per fronteggiare il rischio degli incendi boschivi, compatibilmente con l’assolvimento delle primarie attività istituzionali della Forza Armata di appartenenza.
Questa convenzione costituisce un ulteriore dimostrazione della sinergia che caratterizza il “Sistema Paese” in cui Forze Armate, Corpo Forestale dello Stato e Dipartimento della Protezione Civile, collaborano per rendere più efficace ed incisiva la lotta attiva agli incendi boschivi che negli ultimi anni ha costituito nel nostro Paese un’autentica guerra condotta annualmente a tutela della salvaguardia della vita umana e dei beni individuali e della collettività.
A tal proposito sono stati identificati 15 piloti militari, di cui 10 per i fire boss (9 dell’Aeronautica Militare ed 1 della Marina Militare) e 5 per gli elicotteri S-64 (3 dell’Esercito, 1 della Marina ed 1 dell’Aeronautica). Questi piloti, unitamente a 4 forniti dal Corpo Forestale dello Stato per gli S-64, hanno seguito una serie di corsi di addestramento specifici, svolti sia in Italia che all’estero, negli Stati Uniti ed in Spagna, per conseguire le abilitazioni sui predetti aeromobili e la qualificazione sul loro impiego operativo come “Water Bomber”.
L’impiego dei piloti militari consente un risparmio stimato pari a circa 350.000 € per quanto riguarda l’attività dei fire boss e in 500.000 € circa per l’attività degli S64.
I costi della campagna
19 velivoli Canadair:
- Costi fissi (esercenza, disponibilità, manutenzione): 71 Mln € circa (di cui 19 Mln € per oneri assicurativi)
- Costi per ore di volo: 1.900 € circa l’ora
4 elicotteri S-64:
- Costi fissi (esercenza, disponibilità, manutenzione): 22 Mln € circa
(di cui 3 Mln € per oneri assicurativi)
- Costi per ore di volo: 7.000 € circa l’ora
10 velivoli Fire Boss
- Costi fissi (esercenza, disponibilità, manutenzione – contratto solo per stagione estiva): 12 Mln € circa
- Costi per ore di volo: 2.100 € circa l’ora
Prodotti Estinguente e Ritardante 4,5 Mln € circa
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